Accade talvolta anche nel teatro dialettale che alcuni personaggi si impongono all’autore per la loro prorompente vitalità.

Così è stato per Cencio, Piero Martorel, Amabile, Angelin e Varesina, fra gli interpreti principali della commedia “Mi son Poaret”. Essa ruotava intorno alla figura dell’avaro e ruvido “paron de casa” di un tempo (Cencio), costretto dalle macchinazioni della Gija Santa a maritare figlia e nipoti concedendo loro una bella dote.

            Ma la vita in un paesino di montagna poteva essere tutt’altro che monotona con  e temperamenti come quelli dei nostri protagonisti.

            Rieccoli quindi nella commedia “Mi son Sior” dove un istruito ed enigmatico forestiero, portatore di una sorprendente notizia, sconvolge la quotidianità.

   Egli desta passioni diverse, riattivando un frenetico gioco di complotti ed equivoci che coinvolgono nuove ed esilaranti figure, mentre tutti i personaggi sono accomunati da una caratteristica: sognano di arricchirsi e sono impegnati a tramare per accaparrarsi un mitico tesoro.

Naturalmente, come è tradizione, non mancheranno di divertire, presentando una trama brillante, ispirata ad eventi di fantasia, che però intende riproporre uno spaccato di vita nei primi anni del nostro secolo nel Bellunese.

Tutto ciò rispettando costumi sociali, modi di pensare e di parlare del tempo e curando la fedeltà al dialetto locale, agli usi ed alle credenze, come per le precedenti opere dell’autrice.

             

RAPPRESENTAZIONI DELLA COMMEDIA “MI SON SIOR” stagione 1999 - 2001